giovedì 17 luglio 2014

Latticizzare o Foss? Il primo, grazie.

Dopo aver dato fondo alle mie enormi riserve di camere d'aria, ho finalmente acquistato il kit per latticizzare: con €38 circa, mi sono comprato il Joe's No Flat. Prima di parlare di questo, comunque, vorrei fare un salto indietro alle tanto osannate Foss.

Per chi non lo sapesse, sono camere d'aria in un materiale particolare, una sorta di plastica autoriparante, se vogliamo. In effetti, devo dire, nel caso delle microforature causate, ad esempio, dalle spine, queste Foss si comportano molto bene, dato che il materiale si stringe attorno alla spina e in un certo senso chiude il piccolo foro. Inoltre, in caso di forature non troppo grosse, la fuoriuscita di aria è molto più lenta rispetto alle normali camere. Ma i vantaggi finiscono qua: la camera pizzica come qualsiasi altra camera d'aria - quindi non c'è il vantaggio di girare a pressioni più basse - inoltre anche le toppe specifiche si comportano come le normalissime toppe, ovvero che se le usi per un foro un po' più grande della spina, dopo un paio di uscite non tengono più un caxxo.

Ma andiamo con ordine.

Alla prima uscita con le Foss, gonfiate a circa 2.20, vedo delle rocce in un prato e decido di passarci in mezzo, visto che c'è un varco. Prendo male le misure e ci passo sopra, ma a velocità ridotta. Pfffffffffffffffffffffffffffffffffffffff, ho pizzicato. Una volta arrivato a casa, da una parte metto la toppa, dall'altra decido di andare di accendino, come pubblicizzato. Risultato? Una sorta di zombie di plastica che mi si sfalda tra le mani. Butto via tutto.
Sposto quindi la Foss dall'anteriore al posteriore, gonfiandola ai soliti 2.50.
Resiste un po' di più, esattamente 7 uscite. All'ottava, mi accorgo che perde aria, ma non scende subito. Quando torno a casa, vedo che ha un bel foro, di circa 3x2 mm. Lo chiudo con la toppa, seguendo per bene le istruzioni.
Per le successive 3 uscite mi rendo conto che sta perdendo aria, ma talmente poco che riporto la pressione al suo livello normale e faccio le mie uscite. Finché, alla quarta, alla fine del giro, mentre stiamo sorseggiando una birra, ad un certo punto si sente un Pfffffffffffffffffffffffffffffffff potentissimo: la toppa ha ceduto.
Decido quindi di andare di accendino. Stavolta, però, onde evitare di vedere uno zombie mostruoso, cerco dei video su internet e copio pari pari. Infatti sembra tenere. Quando però vado a montarla, scopro invece che non tiene proprio nulla, quindi ripeto la procedura e, di nuovo, quando la monto e gonfio, mi rendo conto che non tiene.
Nel cestino.

Risultato: €30 per due camere d'aria, una delle quali pizzicata alla prima uscita; la seconda, invece, che ha resistito 8 uscite più 4 con la toppa, per un totale di 12 uscite. Facendo due conti estremizzati, se avessi pizzicato ogni 2 uscite avrei dovuto sostituire 6 camere d'aria, ovvero €9 da Decathlon. Ergo, non ne vale la pena.

Torniamo invece alla latticizzazione, fatta senza compressore e senza particolare fatica nel tallonare le gomme ma con molta fatica invece nel mettere la gomma sul cerchio. In pratica il kit per latticizzare cerchi non tubeless contiene due strisce con una valvola: la si poggia nel cerchio e crea un ambiente isolato tra gomma e cerchio, così da permettere all'aria di rimanere dentro. Il problema si presenta quando metti su la gomma e questa striscia si sposta troppo o da un lato o dall'altro, senza possibilità di sistemarla, mentre in verità deve rimanere centrale (altrimenti non crea l'ambiente isolato). Quindi eccomi a togliere e mettere, togliere e mettere, togliere e mettere la gomma.
Il resto, poi, è abbastanza semplice, basta avere l'accortezza di avvicinare il più possibile il cerchietto della gomma ai lati del cerchio, schiacciare la gomma all'altezza della valvola e inserire un po' d'aria: voilà, la camera è montata (a dispetto di chi dice che senza compressore sia una cosa complicatissima). 120 ml di liquido, poi, rendono la ruota pronta per essere utilizzata.

Ora le ho gonfiate a 2.20 (sempre che il manometro sia corretto, eh), ma teoricamente fino a settimana prossima non avrò occasione di valutarne il funzionamento. Per ora, però, partiamo con una nota negativa: la ruota anteriore, prima, pesava 2,67 kg.. adesso 2,91 kg.. un aumento di 240 grammi per ruota. Praticamente 1/2 kg su due ruote, con la bici che ora totalizza un bel 15 kg tondi tondi.

Per niente leggera, questa soluzione. Speriamo ne valga la pena, comunque.

1 commento:

  1. aspettavo con impazienza il tuo arguto articolo sulla latticizzazione .....peccato che tu non abbia nominato un altro protagonista della vicenda ...: il compressorino!!!!!!

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