lunedì 28 maggio 2012

Gara DH: Petosino 2012

Prima gara DH del 2012. Prima gara con la bici nuova. Primo schifo. E peggior gara di sempre.

Già durante le prove mi sono ritrovato ad avere difficoltà in più punti: quella curva tutta fangosa e ripida verso destra; quel passaggio pietraioso subito dopo, un po' viscido; quel piccolo canyon con lastrone; la passerella di legno; il sassettino da droppare. Questi ultimi due, poi, mi hanno un po' lasciato basito: sono cose che ho già fatto in passato - anche roba più grossa, direi - in altri contesti, ma durante le tre discese di sabato e l'unica di domenica mattina non me la sono proprio sentita di affrontarli e quindi, in gara, non li ho fatti.

Sabato ho girato continuamente a caso, senza cercare di capire le linee (infatti ogni discesa era diversa dalla precedente, perché era come se ogni volta fosse la prima) e senza affrontare la cosa come invece facevo in passato.. forse un passato lontano (prova un passaggio, riprovalo di nuovo, riprovalo una terza volta). Nella parte esterna, asciutta, tutta un po' pietrosa - come piace a me - non riesco a far scorrere la bici; nelle parti di bosco, bagnate e viscide, sembro un canarino impaurito dalla propria ombra, col timore perenne di scivolar via sui sassi o anche sulla terra.

La prima manche la faccio con le Swampthing da 2.35 con mescola 60a. Sul fango mi danno un po' più di sicurezza, ma mi sento in qualche modo meno stabile sulle parti pietrose. Tutta questione di testa, ovvio, perché le gare di Superenduro le faccio sempre con gomme da 2.35. Oltretutto, essendo Single-Ply (eh oh, il budget è quello che è), ho il timore di pizzicare, quindi le tengo a 2.00psi davanti e a 2.50psi dietro. Ancora questione di testa, perché le pressioni che tengo con la Canyon FR, per i giri pedalati o le gare di Superenduro, sono quelle (anzi, di solito le tengo a 2.20psi circa sia davanti che dietro). Ovviamente i punti in cui mi sono sentito intimorito durante le prove li faccio alla cazzo di cane anche in gara. Taglio il traguardo con il meraviglioso tempo di 4'35,05. SANT'IDDIO! Rispetto alla stessa gara che avevo affrontato nel 2010, ci ho messo un intero minuto in più. E con una bici da DH!!! L'ho sempre detto che non è la bici ma chi ci sta sopra.

L'obiettivo per la seconda manche, quindi, diventa quello di scendere sotto i 4'.. un 3'59,99 sarebbe perfetto, giusto per non vedere quel fottuto 4 davanti. Cambio le gomme, tanto il terreno è tornato quasi completamente asciutto, e torno a sezioni più generose, che di sicuro mi daranno una sensazione maggiore di stabilità nelle parti pietrose. Quando taglio il traguardo, sento l'annunciatore dire "Quattro minuti" e mi rammarico un pochino: non sono sceso sotto i 4'. Poi, però, sento il resto: 4'01,50.. 34" in meno rispetto alla prima manche (!!!).. certo, 26" in più rispetto al 2010, ma la gara finiva prima e la pista era completamente, totalmente asciutta in tutti i suoi punti.

In due anni, con una bici nuova da DH, quindi, ho fatto una gara di merda perché in certi punti ero spaventato dal viscidume, ma perlomeno non sono peggiorato, come inizialmente pensavo. Certo, non sono nemmeno migliorato, ma l'importante è non fare passi indietro, o sbaglio?

sabato 5 maggio 2012

Arrivato

Uscita dopo uscita, finalmente sono giunto alla conclusione: in discesa vado piano come la merda, non ho tecnica e, soprattutto, ho raggiunto il mio limite. Ora che l'ho riconosciuto, mi sento leggermente meglio. Un po' frustrato, ma meglio. Tutto il resto è fuffa.

giovedì 3 maggio 2012

Peggiorando col tempo

Due anni fa avevo cominciato ad andare in bici da un anno.. e avevo un certo ritmo. Nessuna tecnica, nessun niente di niente, eppure ce l'avevo, un po' di ritmo. Basta guardare i risultati delle gare, dove lasciavo indietro qualcuno, arrivavo pochi secondi dopo qualcun altro. E poi, invece, ho cominciato per qualche motivo a perdere colpi. E quelli che lasciavo indietro hanno cominciato a non starmi più dietro ma davanti; quelli che mi lasciavano indietro di poco adesso mi lasciano indietro di tanto; quelli più bravi di me, coi quali andavo a fare giri di piacere, a cui stavo relativamente vicino in discesa e ora li vedo col canocchiale; quelli che non li vedevo più se non a fine discesa e ora faccio fatica a star loro dietro. Tante persone, di età diversa, di esperienza diversa. Quindi non solo giovani che, ovviamente, hanno margini di miglioramento decisamente più alti dei miei. Forse è l'entusiasmo diminuito? Forse la voglia sempre minore di strafare, di spingermi oltre al mio limite? Due anni fa.. già.. quando tentavo tutto quello che volevo tentare, mentre oggi.. beh, basta guardare settimana scorsa, quando sul Canto sono sceso a piedi su due passaggi che ho sempre fatto in sella oppure sul Bisbino, dove col cazzo mi sono buttato per fare quei tornantini stretti stretti. E' vero, un minimo ruolo lo giocano anche l'umore e il mio stato fisico (sul Canto ero malaticcio; sul Bisbino ero devastato e preso male per una discesa continuamente interrotta da tronchi, da pezzi a spinta, da punti di risalita a piedi), ma è pur sempre minimo, non massimo. Mi chiedo se siano loro, quelli che prima erano dietro e ora davanti, ad essere migliorati in massa, se più semplicemente io abbia cominciato a tirarmi sempre più indietro o se entrambe le cose. Boh.