giovedì 13 dicembre 2012

Notturna difficile

Quella di giovedì è stata forse la notturna meno divertente a cui abbia preso parte.

La destinazione è il Monte Barro. Prima volta, non so cosa mi aspetta, ma considerato che esco con Aleda & co. mi aspetto un percorso lento, tecnico e scassato. Ed è proprio quello che mi ritrovo davanti.

La salita è ok: il gruppo decide di salire molto lentamente, perciò ne approfitto per fare un po' di gamba: metto un rapporto duro e con pedalata lentissima salgo insieme al gruppo. L'unica volta in cui accelero un po' e mi ritrovo da solo e con la luce spenta, sento alla mia sinistra un grugnito che tipo mi sembra di essere finito in un film dell'orrore, perciò rallento col cuore in gola e mi riunisco agli altri. No, non è uno zombie ma, mi spiegano, un cinghiale.

Si arriva in un punto in cui si spinge e poi, finalmente, comincia la discesa.

Cioè, finalmente si fa per dire: tecnica, tecnicissima, e lenta, con tantissime curve strette e passaggi da affrontare con un po' di velocità ma che, sia perché è la prima volta, sia perché è notte, sia perché se sbagli muori dato che è tutto un burrone, affronto in retromarcia e in modalità "Omminchia omminchia".
Chi sa fare nose press va via tranquillo; chi, come me, non ha alcuna dimestichezza col gesto (tranne qualche timido tentativo qua e là) blocca il posteriore, scodata e via.

Mi sento molto rigido e dopo un po' tutto questo frenare mi affatica la mano. Il fatto poi che abbia lasciato l'ammo chiuso - me ne accorgo solo il giorno dopo, per intenderci - non mi aiuta affatto in una discesa piena di foglie, terra ghiacciata, sassi smossi e zombie portatili.

Il mio ritmo, insomma, è bassissimo, mentre quello degli altri è decisamente meno basso.

Non è per niente un percorso a me congeniale, ma non posso usarla come scusante.

Dovrò ripeterlo, in futuro, anche se per arrivarci devo prendere l'auto e la cosa mi scoccia un po'.

A dir la verità sono un po' stufo di fare discese lente, ma sono pur sempre notturne, c'è poco da fare, e non ci sono, in zona, discese particolarmente veloci (anche se mi sto informando, sarò sincero).

Urge cominciare a fare trasferte in luoghi più.. veloci.

mercoledì 5 dicembre 2012

Con la xc tutto è più.. rigido..

Ieri sera, dovendo saltare la notturna in compagnia a causa di un cazzo di fottuto ritardo del treno di circa un'ora, ho preso la xc e sono andato a fare un giro più pedalato.
Per tornare indietro però ho deciso di ripetere l'andata al contrario in modo da fare il mio solito pezzo in discesa.

E con la bici da xc è stato faticoso a cannone, assicuro.

Il primo problema è la pressione delle gomme: 4 bar è davvero troppo, con la bici che mi sbacchetta e mi fa sentire un pupazzo in balia degli eventi. Potrei abbassarla, ma la maggior parte del percorso che faccio è su fondo compatto o asfalto, dove quindi pressioni più alte significano più scorrevolezza.

In secondo luogo la forcella è una vecchia Marzocchi MX da 100 un po' dura (le regolazioni e la valvola dell'aria non funzionano) e dietro, ovviamente, è rigida.

Tutto ciò si traduce in minore stabilità e in un dolore alla bassa schiena dopo un po' che vado sullo scassato. Aggiungiamo poi che ho i v-brake, che hanno bisogno di più forza per frenare e che hanno le leve un po' più lontane (devo vedere se riesco ad avvicinarle ulteriormente ma mi pare siano già il più vicine possibile).

Insomma, velocità ridottissime, mani, braccia e schiena distrutte e mongolismo in stile "Ehi, cos'è 'sta cosa? Ah, si chiama bicicletta?"

Nonostante tutto, comunque, mi sono divertito e, soprattutto, sono contento d'aver pedalato un po' al di fuori delle salite a 7 km/h che faccio ultimamente, dato che in termini di pedalata faccio solo quelle.

Devo ricominciare a fare un po' di fondo.

E ho scelto la stagione ideale per farlo.

lunedì 3 dicembre 2012

Non stare in sella alleggerisce il portafogli..

Dopo un weekend non in sella, sentendo parlare a ripetizione di bici, bmx, bici e bmx, alla fine ho ceduto. E mi sono comprato una bmx race che definirei seria: ci ho messo circa 4 ore per comprarla, continuando a cercare info su info su info.

Ciò che mi serve è una bici semplice ma solida e affidabile, che non costi troppo. Per questo mi sono orientato sulla marca Redline, rinomata per la produzione di bmx race (non mi serve una bmx per fare i trick, per intenderci). Sono quindi andato immediatamente sulle entry-level e, con €290 circa (grazie a CRC per uno sconto di €25, è capitato proprio a puntino!), mi sono portato a casa la Redline Roam.

Il bmx è la specialità più adatta per apprendere il corretto utilizzo della bici.. gestione dei pesi, salti, rapidità e quant'altro, quindi, nello stato mentale in cui sono entrato da qualche mese (ho ripreso a concentrarmi principalmente sulla discesa), l'acquisto è risultato semplice.

Il fatto che a dicembre ci sia la tredicesima, però, è ciò che ha contribuito maggiormente a farmi premere il tasto "BUY".

Pump track di Mendrisio e pista bmx race di Olgiate, sto arrivando!

Piace? A me molto.