domenica 7 novembre 2010

La paura

Sì, lo so, il Tamaro è molto impegnativo, sia fisicamente che mentalmente. Però ieri mi sono reso conto di una cosa: ho paura.
Quando le rocce sono appena umidiccie, ho paura; quando vedo radici bagnatelle, ho paura.
Certi passaggi, che sinceramente non mi hanno mai dato minimamente fastidio, ora mi risultano ostici. Semplicemente perché ho paura che la bici mi scivoli via.
Ieri, per esempio, sia sulla freeride ufficiale che su quella non ufficiale (completamente ricoperta di foglie), scendevo al rallentatore: non mi sentivo di mollare perché non sapevo cosa ci fosse sotto, ma soprattutto quando arrivavo in alcuni punti con pietre o radici mezzo umide, mi spaventavo, tanto da farne alcuni coi piedi a terra. Mio dio, coi piedi a terra!

Non capisco se sia un periodo un po' così o meno ma la sensazione è che il lato divertimento della discesa stia cominciando a scemare e, di conseguenza, anche il mio approccio al rischio di un certo tipo.

Eppoi continuo a far cagare in curva, mentre ho cominciando a sbloccarmi un pochino pochetto sui doppi del Tamaro, che mi hanno sempre spaventato un po'.